I deputati abruzzesi del Movimento 5 Stelle hanno chiesto (con interrogazione a risposta scritta n. 4-00515) al ministro della Giustizia di analizzare più attentamente le conseguenze negative, in termini di economicità ed efficienza del sistema giudiziario, generate dalla soppressione delle sedi distaccate dei tribunali di Avezzano e Sulmona disposta dai decreti legislativi n. 155 e n. 156 del 2012 che, in attuazione della legge 148 del 2011, hanno rimodulato i confini delle circoscrizioni giudiziarie prevedendo la cancellazione a livello nazionale di 31 tribunali e altrettante procure nonché la soppressione di 220 sezioni distaccate.

In particolare, a partire dal 13 settembre 2015, le sedi di Sulmona ed Avezzano saranno accorpate al tribunale de L’Aquila che acquisirà così gli atti degli 11.350 procedimenti presenti ad Avezzano (8.303 civili e 3.047 penali) e dei 5.349 procedimenti pendenti presso il tribunale di Sulmona (3.464 civili e 1.885 penali).

Avezzano, con i suoi circa quarantamila abitanti, è il comune di riferimento dell’intero territorio della Marsica che conta circa centomila abitanti. Avezzano risulta essere il terzo tribunale d’Abruzzo, sia per il volume di attività sia per il numero di contenziosi pendenti. La sua importanza deriva anche dalla posizione geografica, dal momento che attraverso la Marsica fanno il loro ingresso in Abruzzo quanti provengono dal basso Lazio e dalla Campania, aree tradizionalmente critiche in termini di criminalità organizzata.

Per via della sua collocazione, la sezione distaccata di Sulmona permette invece ai comuni dell’Alto Sangro e dei più distanti territori dell’Abruzzo montano di accedere alle sedi giudiziarie. In quest’ottica il tribunale di Sulmona copre un’area di servizio molto vasta, di circa 7.000 chilometri quadrati, ed assicura una vantaggiosa contiguità territoriale tra struttura penitenziaria e giudiziaria, visto che all’interno della propria struttura penitenziaria è ubicato uno dei più grandi e importanti carceri del centro-sud.

I parlamentari abruzzesi hanno evidenziato che il tribunale di Sulmona ha peraltro avviato da tempo il cosiddetto «Processo telematico» ed è attualmente tra le realtà operative più virtuose da questo punto di vista. L’innovazione delle procedure ha infatti consentito di aumentare sensibilmente la quantità di atti (citazioni, ricorsi, memorie difensive, decreti, sentenze, e altro) trasmessi in via telematica attraverso il sistema certificato.

Non vi è dubbio che la soppressione delle sezioni distaccate di Avezzano e Sulmona porterebbe ad un aumento dei carichi di lavoro per i tribunali centrali, con conseguente allungamento della durata dei processi ed ulteriore aggravio di costi per la collettività.