La Proposta di legge n. 1194 “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, al codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, alla legge 6 novembre 2012, n. 190, e al decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, per la prevenzione e il contrasto della corruzione”, presentata il 12 giugno 2013, intende aumentare in modo generalizzato la severità dell’impianto sanzionatorio del codice penale riguardante le fattispecie corruttive, nonché quelle affini e ad esse collegate, rafforzare gli strumenti repressivi in materia di responsabilità amministrativa e potenziare il vigente sistema di prevenzione delle condotte corruttive.
La lotta alla corruzione è da tempo diventata, anche per effetto della profonda crisi che coinvolge le più avanzate economie mondiali, una priorità nelle agende politiche internazionali: minando la fiducia dei mercati e delle imprese, il diffondersi delle prassi corruttive determina, infatti, tra i suoi molteplici effetti, una grave perdita di competitività.
Le dimensioni assunte dal fenomeno corruttivo in Italia negli ultimi anni impongono l’urgente rafforzamento degli strumenti di repressione e di quelli di prevenzione che incidano in modo organico e determinato sui fattori che favoriscono la diffusione della corruzione. Queste tipologie di interventi non possono prescindere dalla promozione costante della cultura della legalità e del rispetto delle regole, tassello fondamentale per la riconquista dell’integrità e della credibilità perdute.