Oggi abbiamo diffuso il seguente comunicato stampa.
Il Governo ci riprova con i commissari ad acta per le riconversioni degli ex zuccherifici, per cercare di imporre più facilmente ai cittadini impianti inaccettabili sul territorio, come le mega centrali a biomasse proposte a Fermo, Castiglion Fiorentino, Celano, Russi, Finale Emilia ed altri.
Con una manovra degna dei peggiori giochi di prestigio, il Governo tenta di far rientrare dalla finestra quello che la Corte Costituzionale ha già cacciato fuori dalla porta appena tre mesi fa: con la sentenza n. 62 del 5 aprile 2013 (leggi la sentenza), infatti, la suprema Corte ha cassato il comma 2 dell’ art. 29 del DL 5/2012 (leggi il testo) con il quale l’allora premier del primo inciucio, il prof. Monti, aveva tentato di legittimare la nomina dei commissari ad acta per le riconversioni degli ex zuccherifici.
Ed in effetti alcuni commissari ministeriali erano stati anche nominati per i siti di Castiglion Fiorentino (Arezzo), Celano (L’Aquila), Finale Emilia (Modena), Portoviro (Rovigo), nonché annunciati per la riconversione di Fermo (leggi l’articolo).
Su istanza della Regione Veneto, la Corte Costituzionale, con sentenza n. 62 del 5 aprile 2013, ha cassato questa possibilità, dal momento che “L’art. 29 in esame deve essere ascritto alla materia agricoltura riservata alla competenza legislativa residuale delle Regioni: ne consegue che la norma viene a porsi in contrasto con l’art. 117 Cost. tanto se la si interpreti come attributiva di un potere regolamentare, quanto amministrativo”.
Oggi, il Governo prova a forzare ulteriormente la mano, riproponendo in due emendamenti all’art. 6 del cosiddetto Decreto del Fare, che aggiungono allo stesso articolo i commi 4 bis e 4 ter (vedere qui, a pag 195), il medesimo tentativo di imporre i commissari, stavolta eludendo ed aggirando persino quanto sancito dalla suprema Corte e cercando in maniera scomposta di ascrivere i progetti di riconversione degli zuccherifici al di fuori della materia “agricoltura”, per superare le sopra citate motivazioni della Consulta.
Questo tentativo appare piuttosto incoerente con l’intero quadro normativo in cui si collocano i progetti di riconversione del settore bieticolo-saccarifero e la loro implementazione: lo stesso regolamento (CE) n. 320/2006 del Consiglio, del 20 febbraio 2006 (leggi il testo), al quale nel comma 4 ter vengono fatti riferire i progetti in questione, è “relativo a un regime temporaneo per la ristrutturazione dell’industria dello zucchero nella Comunità europea, che modifica il regolamento CE n. 1290/2005 relativo al funzionamento della politica agricola comune”(come ricordato dalla stessa Consulta nella sentenza sopra citata).
Non è chiaro inoltre sulla base di quali criteri, nella proposta di comma 4bis, vengano definiti “di interesse strategico” e “priorità di carattere nazionale” impianti devastanti per il territorio come le mega centrali proposte nella gran parte delle riconversioni, che drenano miliardi di euro di incentivi pubblici a vantaggio di pochi (im)prenditori.
Il M5S si opporrà, dentro e fuori le aule parlamentari, a questo ennesimo tentativo di passare sopra tutto e tutti, persino sopra i diritti primari sanciti dalla Costituzione e dai giudici costituzionali, esigendo il rispetto delle regole e del volere dei cittadini, ad iniziare già dalla presentazione di un OdG per la seduta della Camera di oggi, a firma del deputato Donatella Agostinelli.
Riteniamo che su temi come questi non ci si possa più dividere sulla base di appartenenze partitiche, sfuggendo alle proprie responsabilità: invitiamo pertanto tutti i parlamentari provenienti dalle Regioni interessate alle riconversioni (Marche, Abruzzo, Toscana ed Emilia Romagna in primis), sulle quali potrebbero ricadere gli effetti di illegittimi commissariamenti ad acta, a contrastare con forza ed a far rimuovere i commi 4bis e 4 ter dell’art. 6 che ripropongono tali commissari.
Come parlamentari abbiamo il DOVERE di far rispettare la Costituzione ed i Diritti dei cittadini, senza piegarli alle esigenze dei soliti noti a scapito della intera collettività.
Roma, 24 Luglio 2013
Andrea Colletti, Donatella Agostinelli, Vittorio Ferraresi, Andrea Cecconi, Patrizia Terzoni – Deputati Movimento 5 Stelle