Il 25 dicembre del 2010, presso il reparto di ginecologia e ostetricia dell’Ospedale “San Giovanni – Addolorata” di Roma, dopo appena cinque mesi di vita, è deceduta la piccola Giulia Maria, andata in coma a causa di un intervento cesareo tardivo, effettuato a ben quarantasei minuti dal primo allarme di ipossia lanciato dal monitor.

Un anno e mezzo più tardi, in data 29 giugno 2012, presso la stessa struttura ospedaliera, si è verificato un altro decesso neonatale causato da errore medico.

Il caso ha riguardato la morte di Marcus (questo il nome del bambino) dovuto all’errato utilizzo di una flebo di latte in polvere al posto di una contenente soluzione fisiologica, come evidenziato dalle indagini disposte dalla Procura di Roma e come riportato da alcuni quotidiani locali (Corriere della Sera/Cronaca di Roma, Il Messaggero, etc.).

Per fare luce su queste tristi vicende, in data 22 gennaio 2013 il Deputato Francesco Barbato dell’Italia dei Valori ha presentato un’interrogazione parlamentare (Atto Camera n. 4-19437) che ad oggi non ha ancora ricevuto risposta.

Con l’ interrogazione parlamentare n. 4/01539 (leggi il testo) del 1 agosto 2013, abbiamo chiesto al Ministro della Salute di quale documentazione disponga in merito ai fatti sopra descritti e quali provvedimenti urgenti intenda adottare per contrastare efficacemente il fenomeno della malasanità in Italia.