In provincia di Chieti, e precisamente nella contrada Venna del Comune di Tollo, giace un deposito di materiali tossici da anni in attesa di essere trasferito in un’apposita discarica.

Si tratta di oltre 500 tonnellate di veleni residuati da lavorazioni industriali, composti chimici ad alto contenuto di eternit, piombo, arsenico, alluminio e fanghi di fogna provenienti da industrie del nord-est, ma anche abruzzesi e marchigiani, che versano attualmente in uno stato di completo abbandono.

Una parte del carico, malamente ricoperta, è esposta agli agenti atmosferici e non viene monitorata, un’altra invece è stata interrata nel 2007 in un area protetta da una barriera impermeabile e da un muretto in calcestruzzo e rete metallica.

Il rischio ambientale è molto elevato, se si considera che il torrente Venna, le cui acque scorrono a pochi metri dal deposito dei rifiuti, si riversa nel fiume Foro che bagna 24 comuni tra le province di Chieti e di Pescara.

Il Comune di Tollo ha più volte richiesto alla Regione Abruzzo di attivarsi per la messa in sicurezza del sito, ma non ha ad oggi ricevuto alcuna risposta.

Con l’interrogazione parlamentare n. 5/00936 del 20 agosto 2013 (leggi il testo) abbiamo chiesto al Ministro dell’Ambiente se sia a conoscenza delle condizioni della discarica di Tollo e se sia nelle sue intenzioni convocare al riguardo il Presidente della Regione Abruzzo ed i sindaci dei comuni interessati al fine di trovare urgentemente una soluzione che impedisca il verificarsi di un danno ambientale senza precedenti.