Il reparto di neurochirurgia dell’Ospedale civile di Pescara dispone di un’unica sala operatoria.
Nel luglio del 2013, all’esito di un’ispezione effettuata dal Nucleo antisofisticazioni e sanità (NAS), il Coordinatore dei Presidi Ospedalieri della ASL di Pescara ha disposto la chiusura di tale sala operatoria in quanto non conforme alle norme vigenti in materia igienico-sanitaria.
In parallelo, la Procura della Repubblica di Pescara ha avviato un’indagine penale in seguito all’elevato numero di decessi ed infezioni contratte sul sito chirurgico in questione. Risulta infatti che all’interno del reparto di neurochirurgia non vengano rispettate le elementari regole di condotta volte a prevenire l’insorgere di infezioni. Ad esempio, non viene osservato l’orario di visita e spesso viene lasciata aperta la porta di accesso al reparto. Non vi sono peraltro disposizioni sulla disinfezione né sono presenti stanze post-operatorie. C’è anche chi sostiene che il responsabile del reparto abbia omesso la comunicazione di alcuni casi di infezioni avvenute nel sito chirurgico, contravvenendo a quanto disposto dalla delibera ASL n. 675 del 25 giugno 2012.
Con l’interrogazione parlamentare n. 5-02185 del 17 febbraio scorso (leggi il testo), abbiamo chiesto al Ministro della Salute se sia a conoscenza di questa grave situazione e se intenda al riguardo assumere iniziative, nell’ambito del SiVeAS (Sistema nazionale di Verifica e controllo sull’Assistenza Sanitaria), volte ad accertare che siano assicurati adeguati livelli di sterilizzazione e sanificazione degli ambienti operatori e postoperatori del Reparto di Neurochirurgia dell’Ospedale civile di Pescara.