La Asl di Avezzano-Sulmona-L’Aquila ha acquistato tramite un accordo privato senza bando pubblico – all’insaputa di tutti – un sistema diagnostico molto avanzato, comprensivo anche di Risonanza Magnetica a 3 Tesla.

La Asl ha giustificato l’accordo privato dichiarando che il bene aveva caratteristiche di unicità tecniche e di fornitura, ma in realtà non si è neanche preoccupata di verificare se esistessero macchinari alternativi a costi inferiori. Tra le alternative vi sono quelle fornite dalla Siemens o dalla Philips ovvero dall’HaiFu, già installate ed utilizzate, ad esempio, presso lo IEO di Milano.

Il Ministero della Salute aveva tra l’altro definito l’acquisto illegittimo poiché il sistema poteva essere acquistato solo dai centri di ricerca previsti (e la Asl non è un centro di ricerca). Visto il diniego del Ministero della Salute e visto che l’acquisto oramai era stato fatto, la Asl ha stipulato una Convenzione con il Dipartimento di Scienze Cliniche Applicate e Biotecnologiche dell’Università de L’Aquila.

Siccome la Convenzione stipulata sembra soltanto essere un modo per tentare di giustificare un acquisto illegittimo sviando la normativa in oggetto ed il diniego del Ministero della Salute ho depositato l’interrogazione parlamentare n. 5-02711 (leggi il testo) per chiedere al Ministero se vi sia stata un’autorizzazione successiva alla Asl – in contrasto con il precedente diniego – e, in caso contrario, l’opportunità politica ed economica di segnalare il fatto alla Corte dei Conti.

Sarebbe inoltre interessante che le procure abruzzesi verificassero quali sono le società che fanno da intermediari tra aziende che producono e Asl o medici delle Asl acquirenti. Non è mai troppo tardi, prescrizione permettendo.