Vi ricordate il mega-appalto da 80 milioni di euro (in dieci anni) per l’utilizzo dei braccialetti elettronici sui detenuti ai domiciliari che il Governo ha sottoscritto con Telecom Italia senza alcuna gara pubblica?

Nel 2001 il Ministero dell’Interno affida senza gara alla Telecom Italia un bando da 8 milioni di euro l’anno per l’utilizzo, in via di sperimentazione, di ben 114 braccialetti elettronici per un periodo di 10 anni.

Alla fine del 2011, sempre senza gara, ed in soli sei giorni, l’allora Ministro dell’Interno Cancellieri, proroga l’appalto sempre a Telecom Italia.

Il Tar, dopo il ricorso di Fastweb, ha annullato l’appalto affidato a Telecom. Annullamento nei principi dal Consiglio di Stato, ma sospeso perchè lo stesso ha demandato alla Corte di Giustizia Europea per l’interpretazione di una norma.

In pratica noi stiamo ancora pagando circa 8 milioni di euro l’anno per questi benedetti braccialeti elettronici.

Per questi motivi, e per verificare se ci fossero imprese che potessero fornirli ad un prezzo più basso, ho richiesto al Ministero copia degli atti.

Ebbene il Ministero dell’Interno per “ragioni di segretezza” si rifiuta di darmi gli atti relativi alle convenzioni stipulate fra Ministero e Telecom.

E poi ci lamentiamo della corruzione negli enti locali per mancanza di trasparenza? Nei Ministeri succede la stessa cosa, e se non c’è trasparenza ci sono più rischi che si verifichino fenomenti corruttivi!

Perchè Renzi ed Alfano non fanno vedere le carte ai deputati delle opposizioni ed a tutti i cittadini? Io di sicuro non mi fermo qui!

P.S. Una piccola chicca: la fornitura di 100 braccialeti elettronici in Albania costa 250 mila euro, da noi 8 milioni di euro!

Qui trovate la risposta del Ministro alla mia richiesta di accesso agli atti