Abbiamo denunciato Renzi per il volo a New York con i soldi dei cittadini

La competizione era un traguardo importante per lo sport italiano, ma per la Costituzione a rappresentare l’Italia non è il Presidente del Consiglio, bensì il Presidente della Repubblica.

In pratica un biglietto per gli spalti degli US Open a Matteo Renzi a noi italiani ci è costato 150.000 EURO, mi sembra davvero un’assurdità e uno SPRECO di risorse pubbliche, soprattutto in un momento in cui agli italiani vengono chiesti sempre più SACRIFICI per far “ripartire” l’Italia.

Per questo ho presentato un esposto alla Corte dei Conti sull’utilizzo da parte di Renzi dell’AEREO DI STATO (pagato con SOLDI PUBBLICI) per guardare la finale di tennis tra Flavia Pennetta e Roberta Vinci.

La finale degli Us Open tra l’altro è una competizione sportiva che mette in palio un premio in denaro e a cui gli atleti partecipano singolarmente come PRIVATI cittadini e non, quindi, in rappresentanza del Paese di provenienza.

Renzi ha IGNORATO inoltre la direttiva della presidenza del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2011 in merito ai “criteri di economicità e impiego razionale delle risorse, previa rigorosa valutazione dell’impossibilità, dell’inopportunità o della non convenienza dell’impiego di differenti modalità di trasporto”.

Il fatto che fosse chiaramente possibile raggiungere agevolmente e in tempi certi la città di New York, sede del match, con un VOLO ORDINARIO DI LINEA è dimostrato dalla circostanza che persino il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, aveva già provveduto a prenotare il viaggio su un volo di linea (prenotazione disdetta una volta invitato da Renzi a usufruire del volo di Stato).

Questi voli COSTANO allo Stato dai 5MILA ai 12MILA euro l’ora, a seconda del veicolo utilizzato, a cui si aggiungono tutte le altre spese come costo del personale di volo e tempo di permanenza in aeroporto.

MANCAVANO quindi tutti i requisiti e i presupposti che avrebbero potuto legittimare e consentire il volo di Stato effettuato dal Presidente del Consiglio.

Ho chiesto quindi alla Corte dei Conti di accertare la sussistenza di ILLECITI contabili e/o penali nei fatti denunciati, individuando le eventuali responsabilità di tutti i soggetti coinvolti nei confronti dell’erario e della collettività.

Potete leggere l’intero esposto a questo link.


Il bando segreto da 80 milioni di euro

Vi ricordate il mega-appalto da 80 milioni di euro (in dieci anni) per l’utilizzo dei braccialetti elettronici sui detenuti ai domiciliari che il Governo ha sottoscritto con Telecom Italia senza alcuna gara pubblica?

Nel 2001 il Ministero dell’Interno affida senza gara alla Telecom Italia un bando da 8 milioni di euro l’anno per l’utilizzo, in via di sperimentazione, di ben 114 braccialetti elettronici per un periodo di 10 anni.

Alla fine del 2011, sempre senza gara, ed in soli sei giorni, l’allora Ministro dell’Interno Cancellieri, proroga l’appalto sempre a Telecom Italia.

Il Tar, dopo il ricorso di Fastweb, ha annullato l’appalto affidato a Telecom. Annullamento nei principi dal Consiglio di Stato, ma sospeso perchè lo stesso ha demandato alla Corte di Giustizia Europea per l’interpretazione di una norma.

In pratica noi stiamo ancora pagando circa 8 milioni di euro l’anno per questi benedetti braccialeti elettronici.

Per questi motivi, e per verificare se ci fossero imprese che potessero fornirli ad un prezzo più basso, ho richiesto al Ministero copia degli atti.

Ebbene il Ministero dell’Interno per “ragioni di segretezza” si rifiuta di darmi gli atti relativi alle convenzioni stipulate fra Ministero e Telecom.

E poi ci lamentiamo della corruzione negli enti locali per mancanza di trasparenza? Nei Ministeri succede la stessa cosa, e se non c’è trasparenza ci sono più rischi che si verifichino fenomenti corruttivi!

Perchè Renzi ed Alfano non fanno vedere le carte ai deputati delle opposizioni ed a tutti i cittadini? Io di sicuro non mi fermo qui!

P.S. Una piccola chicca: la fornitura di 100 braccialeti elettronici in Albania costa 250 mila euro, da noi 8 milioni di euro!

Qui trovate la risposta del Ministro alla mia richiesta di accesso agli atti